La Ciociara, il secondo film del ciclo «Mosaico Italiano, fra Cinema e Letteratura»

La Ciociara, il secondo film del ciclo «Mosaico Italiano, fra Cinema e Letteratura»

Il 29 novembre il secondo appuntamento del ciclo Mosaico Italiano – fra Cinema e Letteratura – a Donostia/San Sebastián. 

Il ciclo Mosaico Italiano – fra Cinema e Letteratura – continua giovedì 29 novembre 2018, alle 18:30, con la proiezione de La Ciociara, un film del 1960 di Vittorio De Sica ispirato all’opera letteraria La Ciociara di Alberto Moravia.

Il film ha una durata di un’ora e mezzo abbondante (100′) ed è in italiano con sottotitoli in spagnolo. La partecipazione è aperta a tutti/e e gratuita.

La proiezione sarà preceduta da una breve introduzione dell’opera letteraria che ha ispirato il film e, al termine della visione, avremo il tempo per un breve dibattito insieme.

 

IL CAST: 

La pellicola è interpretata da Sophia Loren, Jean-Paul Belmondo, Eleonora Brown, Carlo Ninchi e Andrea Checchi.

 

LA TRAMA:

(se non vuoi sapere troppi dettagli per goderti la visione senza anteprima, salta questo paragrafo 🙂 )
Il soggetto è un adattamento di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini dall’omonimo romanzo scritto da Alberto Moravia; nonostante le vicende siano romanzate è facile ravvisare analogie con il crimine di guerra riguardante le cosiddette «marocchinate», perpetrato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nell’estate del 1943 Cesira è una giovane vedova che vive a Roma insieme alla figlia dodicenne Rosetta durante la seconda guerra mondiale. Per sfuggire ai bombardamenti e alle insidie di una città allo sbando, affida il proprio negozio a Giovanni, un vecchio amico del marito con cui ha una fuggevole relazione, e intraprende un viaggio non semplice verso Fondi per rifugiarsi insieme alla figlia a Sant’Eufemia di fronte alla valle di Fondi, suo paese d’origine.

Arrivate non senza difficoltà a destinazione, Cesira fa subito la conoscenza di Michele, un giovane intellettuale antifascista che ha trovato rifugio anche lui in quei posti. Il giovane, puro e idealista, si innamora di lei, e Cesira dopo alcuni attriti iniziali lo ricambia; anche Rosetta gli si affeziona. Michele, però, viene preso da cinque soldati tedeschi, che necessitano di una guida per attraversare il territorio montano a loro sconosciuto, pochi giorni prima della liberazione e si incammina con loro sui monti senza lasciare più sue tracce.

Quando il peggio sembra passato Cesira decide di far ritorno a Roma con la figlia, ma proprio questo viaggio risulta fatale. Sulla via verso la città le due, fermatesi in una chiesa diroccata per riposarsi dopo aver lasciato il resto del gruppo con cui stavano viaggiando, vengono assalite da un gruppo di Goumier, soldati marocchini dell’esercito francese, che le violenta. Rosetta ne esce traumatizzata, chiudendosi in un freddo silenzio e in una strana apatia, che la madre tenta inutilmente di scuotere.

Le due vengono raccolte dal camionista Florindo, che la sera stessa seduce la sconvolta Rosetta e le regala delle calze di nylon. Cesira è colpita da un dolore profondo, turbata più per la figlia che per sé. Alla notizia della tragica morte di Michele, fucilato in montagna dai tedeschi come si sospettava, le due si riavvicinano abbandonandosi, insieme, in un pianto liberatorio: una madre e sua figlia nonostante tutto e inevitabilmente attaccate l’una all’altra.

 

AMBIENTAZIONI: 

Le scene del film sono state girate in nove luoghi diversi: gli interni della scena dello stupro nella Chiesa San Francesco di Assisi a Fondi, quando Cesira e Rosetta prendono il treno sono alla Stazione Tiburtina di Roma, l’attacco aereo è ambientato in via Furbara Sasso a Cerveteri, il negozio di Cesira è in via Giulio Cesare Santini 7 a Roma, gli esterni della chiesa sono in via San Francesco a Vallecorsa, la morte del ciclista a causa dell’attacco aereo è girata in via Dormigliosa a Sermoneta, la città in rovina quando le truppe naziste si ritirano è Itri, il villaggio di Sant’Eufemia è in realtà Saracinesco, gli studi della Titanus a Roma per alcuni interni.

 

PREMI E RICONOSCIMENTI: 

  • 1962 – Premio Oscar:
    Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
  • 1962 – Golden Globe:
    Miglior film straniero (Italia)
  • 1962 – Premio BAFTA:
    Miglior attrice straniera a Sophia Loren
  • 1961 – Festival di Cannes:
    Miglior interpretazione femminile a Sophia Loren
    in concorso per la Palma d’oro
  • 1961 – David di Donatello:
    Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
  • 1961 – Nastro d’Argento:
    Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
  • 1961 – New York Film Critics Circle Award:
    Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
  • 1961 – National Board of Review Award:
    Migliori film stranieri

 

Per questo impegnativo ruolo drammatico la ventiseienne Loren, che negli anni cinquanta si era affermata nel genere della commedia, fu consacrata a stella del cinema con la vittoria dei maggiori premi italiani (il David di Donatello e il Nastro d’argento) e internazionali, tra cui il primo Oscar assegnato ad un’attrice per un film non in lingua inglese, il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes, il BAFTA.

[un grazie a Wikipedia per le informazioni sul film]

RIASSUMENDO: 

FILM + OPERA LETTERARIA: La Ciociara di Vittorio De Sica (1960) + La ciociara di Alberto Moravia (1957).

QUANDO: giovedì 29 novembre 2018

DOVE: Koldo Mitxelena Kulturunea, nell’Areto Nagusia a Donostia/San Sebastián.

ORARIO: dalle 18:30 alle 21:00.

LINGUA: le proiezioni sono in lingua originale (italiano) con sottotitoli in spagnolo (VOS).

PARTECIPAZIONE: partecipazione gratuita e aperta a tutti/e.

In collaborazione con Ambasciata Italiana Madrid e Koldo Mitxelena Kulturunea.

Apri/scarica il programma in PDF.

Buona visione! 

 

La Ciociara di Vittorio De Sica - Mosaico Italiano, fra cinema e letteratura - ciclo culturale di ItaliaTxiki - 2018-19